03 agosto 2012 alle 10:03:33 
Che dire il riassunto di Fabio è veritiero anche se trovo assolutamente assente il discorso Appartenenza e ruolo dell' Associazione Italiana Monociclo. Il discorso che abbiamo cercato di spiegare più volte a Fabio, agli amici di Unicyclist Dolomiti e a chiunque ce lo ha chiesto parte dal ruolo dell'Associazione Italiana e da cosa riesce a fare e cosa non riesce a fare. L'AIM è nata per promuovere lo "sport del monociclo" in Italia e per fare questo cerca di coordinare le varie attività locali mettendo a disposizione know-how e risorse (scarsissime) per promuovere le varie attività locali. Da subito abbiamo affrontato il discorso assicurativo e organizzativo anche se devo dire con poca partecipazione e interesse da parte di quasi tutti. Dal punto di vista organizzativo, e intendo organizzazione di eventi, esiste un problema tecnico di non poco conto, il presidente dell’organismo organizzatore è il responsabile penale e civile dell’evento stesso. Personalmente sono a disposizione per avere la responsabilità di ciò che faccio io ma questo vorrebbe dire che qualunque evento organizzato dall’AIM dovrebbe vedermi coinvolto in prima persona con l’onere e il privilegio di dover prendere in prima persona tutte le decisioni importanti relative ad ogni evento. Questo mi è apparso subito impossibile per via del mio tempo disponibile che non è mai stato a capacità infinita ma anche dal punto di vista dell’apertura alle iniziative di ognuno la mia presenza avrebbe comunque condizionato scelte e impostazioni con un impoverimento della pluralità di idee e azioni in cui invece credo molto. Per quanto riguarda il discorso assicurativo è importante sapere che sotto alla parola ultra generica “assicurazione” ci sono molte sfaccettature e aspetti diversi che vanno presi in considerazione. Una assicurazione non è nulla se prima non si è letto interamente la normativa della polizza che ci assicura. Dal nostro punto di vista ci sono due aspetti fondamentali che ci interessa assicurare che sono molto diversi tra loro anche se spesso riuniti in una stessa polizza. Noi prima di tutto ci assicuriamo per essere tutelati nel caso accidentale che noi si faccia un danno ad un’altra persona, questo tipo di assicurazione si chiama “responsabilità civile” ed è ad esempio il concetto base per cui se vogliamo usare l’auto dobbiamo assicurare i danni che potremmo causare. Poi si possono assicurare entro certi limiti i danni che ogni individuo può subire e se parliamo di danni fisici questo tipo di assicurazione si chiama polizza infortuni, ovvero ci si assicura nel caso si subisca un danno fisico causato da un evento accidentale traumatico. Questa distinzione tra Responsabilità Civile verso Terzi (RCT) e Infortuni personali è molto importante e deve essere analizzata distintamente. Chiunque organizza un evento sportivo o ricreativo che presuppone la presenza di pubblico è responsabile in ultima istanza di cosa accade nell’ambito dell’evento. Naturalmente abbiamo già visto che il responsabile è il presidente, questo va visto sotto molti aspetti e il più evidente ma meno “pericoloso” è quello di danni a un atleta durante la gara, in questo caso l’atleta partecipa consapevole dei rischi e di solito solleva l’organizzazione da eventuali responsabilità, salvo colpa grave dell’organizzazione. Però ci sono tutti i danni a terzi non concorrenti che possono verificarsi nell’ambito della manifestazione e in questo includo anche la possibilità che uno spettatore possa danneggiare un altro spettatore. In questo caso la prima responsabilità è sempre di chi arreca il danno ma il presidente dell’ente organizzatore può sempre essere chiamato a rispondere anche lui. Questa è l’assicurazione più importante per chiunque organizzi qualcosa e nel caso delle associazioni sportive è compresa nella quota annuale di affiliazione all’ente di promozione sportiva o federazione. All’interno di questa assicurazione c’è anche la copertura di danni fatti da atleti soci durante lo svolgimento dell’attività sportiva. Il pagamento della quota sociale da parte di un socio da quindi diritto alla copertura assicurativa RCT, nella quota c’è poi anche una seconda assicurazione più personale che prevede dei risarcimenti in caso di danni fisici causati dall’attività sportiva. Questa polizza infortuni è operativa con dei massimali molto bassi e prevede il risarcimento nella percentuale del danno subito, ovvero se il mio massimale è di 50.000 eur e mi faccio male per cui dopo essere guarito viene accertato che ho un deficit funzionale ad esempio del 10% mi sarà riconosciuto un risarcimento del 10% (ovvero 5.000). Vorrei far notare che i massimali standard sono spesso bassissimi e le varie organizzazioni consapevoli di questo offrono la possibilità di aumentarli aumentando la quota pagata. Ora veniamo a noi, a mio avviso sarebbe interessante che l’AIM potesse offrire a tutte le associazioni che volessero affiliarsi la copertura assicurativa che ho descritto, però non siamo ne un Ente di Promozione Sportiva (UISP – CSEN – CSI ecc ) ne una federazione sportiva per cui potremmo cercare privatamente una compagnia interessata a fornire tali coperture ma i numeri che potremmo mettere sul tavolo sono così esigui che non potremmo mai avere delle condizioni paragonabile a quelle offerte dalle grandi organizzazioni (UISP – CSEN – CSI ecc ) Nel 2007 e 2008, dopo attenta analisi e discussione, il consiglio AIM vista l’impossibilità del presidente di essere presente operativamente ad ogni manifestazione che si sarebbe sviluppata e dei costi decisamente poco competitivi che una polizza privata avrebbe comportato, ha deciso di non assumersi in proprio mai l’onere di organizzare una manifestazione e ha demandato a tale compito le varie organizzazioni e/o gruppi che lo avrebbero voluto fare. In questo modo si è salvata l’autonomia di ognuno, si è lasciato libertà di impresa a chiunque avrebbe voluto provare ad organizzare qualche evento e si è scelto la via assicurativa meno onerosa dando come indicazione a chi volesse di affiliarsi all’ente di promozione sportiva che preferiva, poi nei fatti la UISP si è dimostrata la più economicamente interessante e la meglio organizzata per cui molte nostre associazioni si sono affiliate alla UISP. L’AIM è rimasto un organismo che definirei “culturale” che ha funzione di coordinamento tra le varie realtà e di promozione e approfondimento dei vari temi motociclistici. Questo non vuol dire che non ci siano costi e se ci fossero un po’ di risorse l’AIM potrebbe fare delle cose importanti anche lasciando l’autonomia agli organizzatori. Ad esempio invitare a proprie spese istruttori e campioni, creare un calendario organico di manifestazioni che dovrebbe essere redatto entro la fine dell’anno in modo che tutti possano programmare la propria attività, cercare nuovi posti e nuove realtà dove far nascere delle nuove iniziative ecc. Il campionato Italiano che sia MUNI Trial o altre specialità a mio avviso è il punto culminante di tutta questa attività dove tutti noi ci ritroviamo per confrontarci e misurarci ma anche per imparare e condividere, però dovremmo essere tutti d’accordo e fieri di essere membri di una organizzazione in cui ci riconosciamo. Se l’AIM fosse tutto questo potrebbe tranquillamente accettare gli stranieri come ospiti senza chiedere a loro di essere soci o come succede in altri sport chiedendo che siano soci dell’equivalente associazione nazionale. Il campionato Italiano MUNI 2012 è solo una piccola cosa di poca importanza rispetto al fatto che quest’anno abbiamo il dovere e l’opportunità di eleggere interamente il consiglio direttivo dell’AIM. Personalmente ho espresso più volte il desiderio di non essere più il presidente e possibilmente neanche nel consiglio però se uno crede nelle proprie idee e in quello che fa non può arrendersi. Per questo sarò presente in assemblea per discutere e condividere idee e proposte di chiunque, spero che quest’anno si possa avere un’assemblea degna di questo nome. Sono a disposizione per trovare la data e la location più funzionale ai più ma credo che entro metà settembre dovremmo conoscere luogo e data in modo da dare veramente a tutti la possibilità di partecipare. Marco Presidente AIM
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